Canteiro

Eu gosto tanto! tão belo, tão m(eu) parabéns, lindo!

Se pensas solenemente na hora de tua morte,tens a vida torna-se maravilhosa, cheia de sons e cantares e murmúrios de poemas escritos à madrugada.

O poema encanta.
Muito bom!
Abraços, Sterea

que perfeição de poema!!! até apetece morrer com essas flores e ser acariciado por elas e(terna)mente...

(esse/a aí que não gosta só pode ser mesmo um pobre diabo, um coitado, um frustrado que não sabe ler e nunca saberá escrever)

Adorei, vindo de ti tudo de soberbo se espera,

beijo

CB

Cara Teresa,
adorei este seu belíssimo poema.
Quis traduzi-lo para a minha língua, o italiano.
Uma pequena homenagem à sua poesia.

Abraço, Manuela


Aiuola

Quando morirò,
non copritemi di fiori ricercati,
né di versi ridondanti,
né di marmi algidi...

Quando morirò,
ricopritemi di terra buona,
prelevata da qualche vigna
del mio Douro benedetto...
Circondate la mia umile tomba
con pietruzze sciolte di ghiaia
e lasciate che le piogge vi affondino le stelle
che il vento porterà sulle sue ali
e le sementi che gli uccellini
porteranno nel becco
fino al mio palmo di cielo,
fatto di terra buona,
con memoria di vigne e uliveti,
di papaveri e caprifoglio,
di malva e margherite,
di primule e fresie...

Quando morirò,
portate nelle mani fiori silvestri,
piccoli e fragili,
non temete di vederveli morire in mano,
perché, come loro,
la vita non dura che un momento...

e lasciateli stare lì con me,
pallidi e appassiti,
perché il miracolo delle sementi
resta con loro...
e i loro profumi
nella memoria che serberanno di me...

Quando morirò,
che sia d’inverno,
perché il mio palmo di terra
abbia il tempo di coprirsi di fiori,
che nasceranno in primavera...